Résumé : La relazione illustrerà, attraverso l’esempio della poesia di Maffeo Vegio, le modalità di interazione tra il letterato della prima metà del Quattrocento e l’ambiente del potere, in questo caso la corte di Filippo Maria Visconti, duca di Milano. Si evidenzierà il proposito concreto, da parte del poeta, di presentarsi al potente in modo da ottenerne la protezione tramite l’adulazione e la celebrazione poetica, sottolineando l’aspetto occasionale della sua produzione in versi del periodo pavese (Elegiarum libri).